Stai cercando di capire quali siano i reali benefici dello yoga e come potrebbe trasformare la tua vita? Magari hai sentito parlare delle sue capacità di migliorare la flessibilità o ridurre lo stress, ma ti chiedi se possa davvero fare la differenza.

Come insegnante di yoga, posso dirti che questa pratica va ben oltre il semplice movimento fisico. È un viaggio di scoperta e crescita personale che coinvolge corpo, mente e spirito.

In questo articolo, ti guiderò attraverso i numerosi benefici dello yoga, mostrandoti come possa diventare un potente strumento di benessere per ritrovare equilibrio e serenità, e, forse, ispirarti a iniziare il tuo percorso con me. 

Quando parlo dello yoga e dei suoi benefici, non mi riferisco soltanto a miglioramenti fisici evidenti, ma a un cammino più profondo, una trasformazione interiore che ti porterà a vivere con maggiore consapevolezza e serenità. Prima però di parlarti di come lo yoga fa bene, ti spiego brevemente cosa è lo yoga.

Cosa è lo Yoga?

Lo yoga è una pratica millenaria nata in India che abbraccia corpo, mente e spirito. Non è semplicemente una serie di posizioni fisiche, come spesso viene percepito in Occidente, ma un sistema complesso e profondo che mira al benessere completo dell’individuo. La parola “yoga” deriva dal sanscrito e significa “unione“, rappresentando l’armonia tra corpo, mente e anima. Attraverso tecniche di respiro (pranayama), posture fisiche (asana), meditazione e un approccio consapevole alla vita, lo yoga ci insegna a vivere in equilibrio, sviluppando forza fisica, calma mentale e una profonda connessione con noi stessi e il mondo che ci circonda. Non è una religione, ma una pratica universale che può essere adottata da chiunque desideri migliorare la propria qualità di vita, qualunque sia la sua cultura o fede.

Come cambia il fisico con lo yoga

Uno dei primi effetti che si sperimentano praticando yoga è legato al corpo. Molti si avvicinano allo yoga per risolvere problemi fisici: dolori alla schiena, tensioni cervicali, rigidità muscolare o anche per migliorare la flessibilità. Ecco, lo yoga è incredibilmente efficace su questi fronti, ma vi sorprenderà scoprire quanto questo sia solo l’inizio di un percorso ben più vasto.

Ogni posizione, o asana, non è semplicemente un esercizio fisico: è un’opportunità per entrare in ascolto con il proprio corpo. Quante volte ci fermiamo davvero ad ascoltarci? Nella frenesia della vita quotidiana, spesso non ci rendiamo conto di quanto siamo tesi o rigidi finché non ci fermiamo sul tappetino e cominciamo a muoverci consapevolmente. Con il tempo, lo yoga vi aiuterà a migliorare la postura, a rafforzare il vostro corpo e a renderlo più flessibile, ma vi insegnerà anche ad essere più gentili con voi stessi. Ogni volta vi adagiate sul tappetino, vi ricorderete che il corpo è il vostro tempio, e come tale merita rispetto e cura.

Lo yoga fa bene alla respirazione: il ponte tra corpo e mente

Un altro aspetto fondamentale dello yoga, spesso trascurato da chi si avvicina per la prima volta, è il lavoro sul respiro. Quando ci fermiamo a respirare consapevolmente, accade qualcosa di magico: il respiro diventa il nostro alleato nel ristabilire l’equilibrio tra corpo e mente.

Avete mai notato come la respirazione cambi nei momenti di stress o ansia? È corta, affannosa, e a volte sembra persino bloccarsi. Attraverso la pratica del pranayama, le tecniche di respirazione yoga, impariamo a controllare il nostro respiro e, di conseguenza, le nostre emozioni. La respirazione profonda e consapevole calma il sistema nervoso, abbassa i livelli di stress e ci aiuta a rimanere presenti nel momento. Dopo ogni sessione di yoga, vi accorgerete di sentirvi più centrati e in pace.

Quella sensazione di leggerezza, di mente sgombra, è un dono prezioso che il respiro ci offre ogni volta che ci permettiamo di ascoltarlo.

Lo Yoga come antidoto allo stress

Non è un segreto che viviamo in una società frenetica, costantemente sotto pressione. Lo stress, che ormai viene percepito come una normalità, è una delle principali cause di malessere fisico e mentale. Ma cosa succederebbe se vi dicessi che avete tra le mani uno strumento potentissimo per ridurre lo stress? Lo yoga è questo strumento.

Attraverso la pratica costante, impariamo a vivere il presente, a lasciar andare ciò che non possiamo controllare e a non proiettarci troppo nel futuro. Quando siamo sul tappetino, esiste solo il qui e ora. Ci concentriamo sul respiro, sui movimenti del corpo, e le preoccupazioni svaniscono, almeno per quel momento. Questa capacità di rimanere presenti, che coltiviamo sul tappetino, ci accompagna anche nella vita quotidiana. Impariamo a rispondere agli eventi con maggiore calma e consapevolezza, invece di reagire impulsivamente.

Benefici dello yoga: un viaggio interiore

La cosa più sorprendente del cammino yogico è che, a un certo punto, ci si rende conto che lo yoga è molto più di una pratica fisica. È una filosofia di vita, un viaggio interiore che ci permette di conoscerci a fondo e di evolvere come persone.

Lo yoga ci insegna a essere compassionevoli con noi stessi e con gli altri, a rispettare i nostri limiti e a superarli con pazienza e determinazione. Ci insegna a vedere la bellezza nel presente, a trovare la calma anche nel caos e a vivere con maggiore gratitudine. Attraverso la meditazione e la pratica costante, impariamo ad ascoltare la nostra voce interiore, a riconoscere ciò di cui abbiamo veramente bisogno e a creare una connessione profonda con il nostro vero sé.

L’Importanza della comunità

Oltre ai benefici personali, un aspetto che amo profondamente dello yoga è la comunità che si crea attorno a questa pratica. Praticare insieme, condividere momenti di crescita e scambio, è un’esperienza arricchente. Nei miei corsi di Yoga a Como , ho sempre cercato di creare un ambiente accogliente, dove ognuno si può sentire libero di esprimersi e di crescere nel proprio percorso, senza giudizio o competizione.

Molte delle persone che ho incontrato sono arrivate alla prima lezione con dubbi, timori o addirittura scetticismo. Ma vedere la trasformazione che lo yoga ha portato nella loro vita è una delle più grandi gratificazioni del mio lavoro. L’unico requisito per iniziare è la voglia di prendersi cura di sé. Non importa l’età, la forma fisica o l’esperienza pregressa: lo yoga è per tutti.

Il tuo viaggio inizia ora

Se sei arrivato fin qui, probabilmente senti una chiamata. Magari hai già sentito parlare dei benefici dello yoga, o forse questa è la prima volta che ti affacci a questo mondo. Qualunque sia la tua motivazione, io sono qui per accompagnarti in questo viaggio. Lo yoga è una pratica che si evolve con te, che si adatta alle tue esigenze e che ti insegna a vivere con maggiore equilibrio e felicità.

Il mio invito è semplice: concediti il tempo di ascoltare il tuo corpo, di respirare profondamente e di ritagliarti uno spazio per te stesso. Vieni a scoprire cosa lo yoga può fare per te.

Come insegnante di yoga, credo profondamente nell’importanza di fare gli esercizi per la schiena anche a casa.

Lo ripeto spesso ai miei clienti: la vera trasformazione non avviene solo durante la lezione, ma nella continuità della pratica quotidiana. Portare la cura della tua schiena a casa significa dedicare un piccolo spazio della giornata a te stesso, ascoltare il tuo corpo e prevenire quei fastidiosi dolori che spesso ignoriamo finché non diventano debilitanti.

Il bello dello yoga è che non hai bisogno di molto: un tappetino, qualche minuto e un po’ di concentrazione sono sufficienti per iniziare a rafforzare e mobilizzare la colonna vertebrale.

Questo ti permette di mantenere un equilibrio tra il corpo e la mente anche nei giorni più impegnativi, quando magari non riesci a partecipare a una lezione in studio. Personalmente, praticare a casa mi ha insegnato a conoscere meglio il mio corpo e ad ascoltarlo in modo più profondo, e questo è il messaggio che desidero trasmettere anche a te.

La tua schiena ti supporterà ogni giorno, se sarai tu a prenderti cura di lei.

L’importanza della ginnastica per la schiena da fare a casa

La schiena è il nostro sostegno principale, la colonna vertebrale non solo ci permette di muoverci, ma è il canale attraverso il quale scorrono tutti i nervi del corpo. Un piccolo blocco nella colonna vertebrale può influenzare profondamente la comunicazione tra cervello e corpo, causando tensioni, dolori e una generale sensazione di rigidità.

Quante volte, alla fine di una giornata stressante o dopo ore seduti davanti al computer, sentiamo la schiena rigida e dolorante? Prendersi cura della schiena dovrebbe essere una priorità quotidiana, non solo per chi soffre già di dolori come lombalgia o cervicalgia, ma per chiunque voglia mantenere il proprio corpo in salute e prevenire fastidi futuri.

Oggi ti propongo una routine yoga  semplice di esercizi per il mal di schiena da fare a casa che puoi integrare nella tua giornata per rafforzare e mobilizzare la schiena.

Prima di iniziare: ascolta il tuo corpo

Prima di lanciarti negli esercizi per la schiena da fare in casa, è importante ricordare una cosa fondamentale: ogni corpo è diverso. Se hai problemi di schiena persistenti o cronici, consulta un fisiatra o un professionista. Capire la causa del tuo mal di schiena è il primo passo per risolverlo. Ma se stai cercando semplicemente di prevenire dolori o migliorare la tua postura, questi esercizi saranno un ottimo punto di partenza.

Ecco i 4 esercizi per la schiena da fare a casa che consiglio 

Posizione dell’albero abbracciato (in piedi)

Questo esercizio è ottimo per attivare il corpo e bilanciare il peso corporeo. Ti aiuta a scaricare le tensioni, rafforzare la colonna e rilassare mente e corpo.

  • In piedi, apri leggermente i piedi più della larghezza del bacino, distribuisci uniformemente il peso tra destra e sinistra.
  • Piega leggermente le ginocchia per alleggerire la tensione sulla schiena e sulle lombari, lasciando le spalle rilassate.
  • Immagina di essere sospeso tra cielo e terra: la testa è tirata verso l’alto come da un filo d’oro, mentre le gambe sono radicate nel pavimento.
  • Solleva le braccia davanti a te, come se stessi abbracciando un albero, mantenendo il bacino in retroversione.
  • Rimani qui per 2-3 minuti, concentrandoti sul respiro: inspira profondamente e lascia che l’addome e il torace si espandano, espira lentamente e svuota completamente.

Questa posizione rafforza non solo la schiena, ma tutto il corpo, aiutandoti a mantenere una postura eretta e consapevole anche nella vita quotidiana.

Posizione del cobra (Bhujangasana)

Questa posizione è meravigliosa per rinforzare la schiena, migliorando la flessibilità e alleviando le tensioni accumulate durante la giornata.

  • Sdraiati sull’addome, con le gambe distese e i piedi uniti, appoggia i palmi delle mani a terra accanto alle spalle.
  • Solleva lentamente la testa, le spalle e il torace, utilizzando i muscoli della schiena più che le braccia.
  • Se riesci, solleva leggermente l’ombelico da terra (massimo 3 cm). Se all’inizio è difficile, mantieni gli avambracci a terra nella posizione della sfinge.
  • Mantieni la posizione per qualche respiro, poi torna giù lentamente, una vertebra alla volta.

Questa posizione non solo allunga e rinforza la schiena, ma migliora la circolazione e stimola i nervi spinali, favorendo un benessere generale.

Posizione del gatto (Marjari-asana)

Questo esercizio è fantastico per migliorare la flessibilità della colonna vertebrale, sciogliendo le tensioni e favorendo la mobilità.

  • Inizia a quattro zampe, con le mani sotto le spalle e le ginocchia sotto i fianchi.
  • Inspira, solleva la testa e inarca la schiena verso il basso, creando una concavità. Espira, abbassa la testa e curva la schiena verso l’alto, creando una gobba.
  • Mantieni il movimento fluido e lento, coordinandolo con il respiro, cercando di impiegare almeno 5 secondi per ogni inspiro ed espiro.
  • Questo movimento dolce migliora la flessibilità della colonna, favorendo una postura corretta e prevenendo rigidità.

Pranayama per la schiena

Il respiro è una delle chiavi principali per il benessere della schiena. Quando respiriamo profondamente, attiviamo il diaframma, che è connesso a molte fasce muscolari del corpo, influenzando la mobilità della colonna.

  • Siediti in una posizione comoda e inizia a portare la consapevolezza sul respiro.
  • Inspira dal naso per 4 secondi, permettendo all’addome di sollevarsi, e poi espira sempre dal naso per 4 secondi.
  • Sentirai come il respiro massaggia la schiena dall’interno, aiutando a sciogliere eventuali tensioni.

Questo tipo di respirazione aiuta a rilassare i muscoli della schiena, favorendo una maggiore consapevolezza del proprio corpo e un senso di rilassamento generale.

Introduci questa piccola routine yoga nella tua vita quotidiana

Questi quattro esercizi per la schiena sono semplici e potenti strumenti che puoi utilizzare per prenderti cura della tua schiena.

Non richiedono molto tempo è una piccola routine yoga e possono essere praticati in qualsiasi momento della giornata, preferibilmente a digiuno, in un luogo tranquillo della casa. Ricorda che la costanza è la chiave: anche pochi minuti al giorno possono fare una grande differenza nella salute della tua colonna vertebrale.

La massoterapia è uno strumento incredibile per prendersi cura del proprio corpo e migliorare il benessere generale. Nella mia esperienza come massoterapista e insegnante di yoga, ho visto quanto possa fare la differenza per chi soffre di tensioni muscolari, stress o dolori cronici. È una pratica manuale che va oltre il semplice massaggio rilassante: lavora in profondità sui muscoli e i tessuti connettivi, favorendo non solo la guarigione fisica, ma anche un rilascio emotivo e mentale. Ogni volta che vedo un cliente al termine di una sessione, noto come si senta più leggero, rilassato e in sintonia con il proprio corpo.

La cosa più bella della massoterapia è che non si tratta solo di un rimedio per chi ha già problemi fisici, ma anche di una forma di prevenzione e cura costante. Che tu abbia bisogno di sciogliere contratture, migliorare la postura o semplicemente dedicarti un momento di benessere, questo tipo di massaggio può diventare una chiave importante per raggiungere un equilibrio profondo e duraturo.

Che cos’è la massoterapia

La massoterapia, o massaggio medicale, è una pratica millenaria che utilizza tecniche manuali per alleviare dolori, sciogliere tensioni e promuovere il benessere generale del corpo. Non si tratta di un semplice massaggio rilassante, ma di un vero e proprio trattamento terapeutico mirato al recupero e alla prevenzione. Le sue radici risalgono all’antico Egitto, dove le tecniche di massaggio venivano impiegate per curare varie afflizioni.

Nel mondo occidentale, la massoterapia ha trovato la sua diffusione nel XVIII secolo grazie a Pehr Henrik Ling, che sviluppò il massaggio svedese. Questo approccio rimane uno dei pilastri fondamentali della massoterapia moderna, su cui si basano molte delle tecniche attualmente praticate.

La massoterapia si concentra sui muscoli e sui tessuti connettivi, con l’obiettivo di migliorare la circolazione sanguigna, ridurre lo stress e favorire il rilassamento. Si rivela particolarmente utile per chi soffre di tensioni muscolari, posture scorrette, o per chi semplicemente ha bisogno di prendersi una pausa rigenerante.

Nella mia esperienza, ho visto come questa pratica possa agire in profondità, non solo alleviando il dolore fisico, ma anche riducendo l’ansia e favorendo un sonno migliore. È un’esperienza che, se ripetuta con costanza, può portare a una maggiore consapevolezza del proprio corpo e a una vita più equilibrata.

Ma oltre ai benefici immediati, come la decontrazione muscolare e il miglioramento della circolazione, la massoterapia agisce in modo preventivo. Un ciclo regolare di trattamenti aiuta a mantenere il corpo libero da tensioni e a prevenire il loro accumulo, evitando così che piccoli fastidi si trasformino in problemi più seri. Per gli atleti, la massoterapia è fondamentale per ridurre l’affaticamento muscolare, migliorare il recupero post-allenamento e prevenire infortuni. Per chi invece conduce una vita sedentaria, è un ottimo strumento per contrastare gli effetti negativi della postura scorretta e della mancanza di movimento.

Cosa fa il massoterapista

Il massoterapista è una figura professionale altamente specializzata, che ha seguito una formazione specifica in questo campo. In Italia, è riconosciuto come “massaggiatore capo bagnino” e può lavorare sia in autonomia che all’interno di strutture sanitarie, centri benessere, spa, poliambulatori o centri sportivi. Questa versatilità permette al massoterapista di operare su tutto il territorio nazionale, adattandosi a diverse realtà e collaborando con strutture private e sanitarie come terme o centri wellness.

A differenza del massaggio generico per il benessere, il massaggio terapeutico, spesso prescritto da un medico, deve essere eseguito da un professionista autorizzato. Il massoterapista, quindi, non si limita a manipolare i muscoli, ma approccia ogni trattamento in modo personalizzato, valutando attentamente lo stato di salute del cliente, la sua storia clinica e le sue esigenze specifiche già dal primo incontro. Questo processo di analisi iniziale consente di creare un piano di trattamento su misura, che può variare in base alle necessità individuali e ai sintomi da trattare.

Le sedute di massoterapia, generalmente organizzate in cicli di 5-10 trattamenti, coinvolgono diverse tecniche manuali e possono prevedere l’uso di oli essenziali o creme specifiche. Gli oli, ad esempio, vengono utilizzati per rilassare ulteriormente la muscolatura e favorire un rilascio profondo delle tensioni, mentre le creme antinfiammatorie sono applicate su aree particolarmente dolenti o infiammate, per migliorare la scorrevolezza e ridurre l’infiammazione.

Il tipo di massaggio che un massoterapista può offrire dipende dalla sua formazione e dalla specializzazione che ha scelto di seguire nel percorso formativo. Le tecniche variano dal massaggio sportivo al linfodrenaggio, dal massaggio mio-rilassante a quello connettivale, passando per il massaggio svedese, che è alla base della massoterapia moderna.

L’abilità del massoterapista di miscelare queste tecniche, apprese e affinate durante la sua carriera, consente di creare un percorso su misura per ciascun cliente, in base alle condizioni fisiche, agli obiettivi di salute e al livello di tensione muscolare. Più strumenti ha nella sua “valigia”, migliore sarà l’esperienza per il cliente e più efficaci saranno i risultati ottenuti nel corso delle sedute. Questo approccio personalizzato garantisce un miglioramento costante e progressivo dello stato di benessere, sia fisico che mentale.

Sono convinta che una buona massoterapia possa fare la differenza non solo per alleviare il dolore, ma anche per migliorare il benessere mentale. Non è raro vedere i clienti uscire dalle sedute non solo più leggeri fisicamente, ma anche più sereni e in pace con sé stessi.

Quali sono le tecniche massaggio massoterapico

Tra le tecniche principali del massaggio massoterapico ci sono:

Lo sfioramento, una manovra leggera che permette di prendere contatto con il corpo e prepararlo al trattamento;

Lo sfregamento, una tecnica che prevede una maggiore intensità e pressione per stimolare la circolazione linfatica e venosa;

L’impastamento, utilizzato per sciogliere la muscolatura e migliorare l’elasticità dei tessuti, lavorando sia superficialmente sia in profondità;

La percussione, una serie di picchiettamenti ritmici che migliorano la contrattura muscolare e aiutano a liberare le tossine;

La vibrazione, che può essere applicata direttamente sul muscolo o sugli arti per stimolare il drenaggio linfatico e favorire il ritorno venoso.

Queste tecniche non solo migliorano la circolazione, ma aiutano anche a ridurre l’accumulo di tossine, favorire l’ossigenazione dei tessuti e stimolare il rilascio di endorfine, quelle sostanze prodotte dal nostro cervello che contribuiscono a ridurre il dolore e migliorare l’umore.

In particolare, la massoterapia è indicata in molte situazioni: muscolatura contratta, dolente, affaticamento, ritenzione idrica, problemi di postura, sciatalgia, dolori cervicali e lombari. È altrettanto utile per alleviare lo stress psicofisico, migliorare l’equilibrio emotivo e contrastare disturbi come ansia e depressione. Tuttavia, esistono delle controindicazioni te le elenco qui:

Le controindicazioni del massaggio massoterapico sono:

1. Donne in stato di gravidanza devono rivolgersi a un terapista qualificato per la gravidanza,

2.Persone che hanno una frattura o una ferita o un’infezione recente

3.Persone che si sono sottoposte a un intervento chirurgico in tempi recenti

4.Persone che hanno ernie del disco gravemente infiammate

Benefici della massoterapia

Una delle cose più importanti da ricordare è che i benefici della massoterapia sono progressivi. Alcuni effetti, come il rilassamento muscolare, possono essere immediati, ma per ottenere un miglioramento duraturo nel tempo, è necessario seguire un ciclo di trattamenti regolari. Personalmente, consiglio sempre ai miei clienti di prendersi cura del proprio corpo in modo continuativo, senza aspettare di essere travolti da dolori o tensioni invalidanti. Se ti prendi cura regolarmente del tuo corpo con attività fisica e una buona alimentazione, anche un solo massaggio al mese può essere sufficiente per mantenere un equilibrio ottimale.
Al contrario, se si arriva già con dolori cronici, problemi posturali o uno stato avanzato di stress, potrebbero essere necessarie più sedute per ritrovare il benessere e ridurre il dolore.

Il nostro corpo è una macchina straordinaria, capace di autoregolarsi e promuovere la vita. Tuttavia, come ogni macchina, richiede manutenzione regolare per funzionare al meglio. La salute, come ci ricorda l’Organizzazione Mondiale della Sanità, non è solo l’assenza di malattia, ma il risultato di un equilibrio armonico tra corpo, mente e spirito. Prendersi cura del proprio corpo attraverso la massoterapia non è solo un modo per alleviare i dolori, ma è anche un investimento nella propria salute e benessere complessivo.

La massoterapia è un alleato prezioso per chiunque desideri vivere in equilibrio con il proprio corpo, mantenendo muscoli, tessuti e articolazioni in salute.

Se senti il bisogno di prenderti cura del tuo corpo e della tua mente, la massoterapia potrebbe essere la risposta che stavi cercando. Che tu soffra di tensioni muscolari, dolori cronici, o semplicemente desideri ritrovare un equilibrio fisico e mentale, un trattamento personalizzato può aiutarti a ritrovare il benessere.

Non aspettare che il dolore o lo stress diventino insopportabili: prendersi cura di sé è un atto di prevenzione e amore per il proprio corpo. Se vuoi saperne di più o prenotare una sessione di massoterapia o trattamenti olistici contattami oggi stesso. Sarò felice di accompagnarti in questo percorso di cura e rigenerazione.

Circa 2500 anni fa Patanjeli compilò un libro che si chiama “gli 8 sutra del Patanjeli”. E’ un libro che racconta degli 8 rami dello yoga e, seppur antico, è tutt’ora molto diffuso e valido. Lo scopo di queste pratiche è purificare il corpo fisico ed il corpo energetico, acquisire la padronanza dei nostri sensi e liberarsi dalle illusioni mondane. L’obiettivo è quindi promuovere e raggiungere la consapevolezza ultima.

Nonostante siano passati 2.500 anni, se osserviamo noi e la società di oggi, ci possiamo accorgere che siamo ancora lontani dalla meta. La nostra mente con le nostre illusioni mondane a volte ci fa da padrona e ci porta in via impervie (ansia, paura, depressione…) Vediamo insieme come queste pratiche ci possono aiutare.

Yama

Yama, la non violenza

Yama è il primo limbo dello yoga del Patanjeli Linee guida che ci aiutano a vivere in armonia con il mondo che ci circonda. 1. Ahimsa (non violenza), 2. Satya (veridicità), 3. Asteya (non rubare), 4. Brahmacharya (giusto uso dell’energia) 5. Aparigraha (non avidità o non accumulo). Ogni Yama ha una profonda riflessione e va interpretato con attenzione per vivere una vita più armoniosa e significativa. Questi insegnamenti ci conducono verso un rapporto più equilibrato con la nostra persona e con il contesto in cui ci troviamo. L’obiettivo di questi principi è vivere in armonia con noi stessi e con l’ambiente circostante, costruendo una vita basata sulla gentilezza, l’onestà e il rispetto. Lo yoga è una pratica che trasforma e apporta benefici a ogni aspetto della vita, non solo ai 60 minuti trascorsi su un tappetino di gomma; se possiamo imparare a essere gentili, sinceri e a usare la nostra energia in modo utile, non solo trarremo beneficio dalla nostra pratica, ma tutto e tutti coloro che ci circondano.

Niyama

Niyama, gentilezza e ricerca dentro noi stessi

Niyama è il secondo limbo yoga del Patanjeli . Si tratta di cinque regole etiche volte a migliorare il rapporto con il nostro mondo interiore. Ciò che differenzia Yama e Niyama è proprio questo: i primi sono visti come delle regole restrittive nei confronti del contesto esterno, mentre i secondi sono degli atteggiamenti positivi raccomandati per un rapporto sano con la propria persona e per migliorare la pratica. 1. saucha (pulizia), 2. santosha (contentezza), 3. tapas (disciplina o desiderio ardente) 4. svadhyaya (studio individuale o autoriflessione e studio di testi spirituali) 5. isvarapranidaha (arrendersi a un potere superiore). I Niyama sono tradizionalmente praticati da coloro che desiderano viaggiare ulteriormente lungo il percorso yogico e hanno lo scopo di costruire il carattere. È interessante notare che i Niyama sono strettamente legati ai Kosha, le nostre “guaine” o “strati” che conducono dal corpo fisico all’essenza interiore. Come noterai, quando lavoriamo con i Niyama – da saucha a isvararpranidhana – siamo guidati dagli aspetti più grossolani di noi stessi alla verità interiore. Yama e Niyama compongono, insieme, la base filosofica dello yoga.

Asana

Posizione Yoga e allungamento Psoas

Asana è il terzo limbo dello yoga del Patanjeli ed è composto dagli Asana, le posizioni fisiche, ciò che a volte viene erroneamente confuso con lo yoga vero e proprio. Quando ci sediamo sul nostro tappetino per praticare la parte degli Asana, che comprende anche altre pratiche fisiche come i kriya, i mudra e i bandha, dobbiamo essere consapevoli che queste pratiche, originariamente, erano insegnate solo quando l’allievo aveva già raggiunto un certo stile di vita e aveva sviluppato un certo livello di preparazione interiore. Gli Asana, ripetuti più volte quotidianamente, avevano il potere di cambiare il sistema endocrino, nervoso e immunitario di una persona, influenzando anche il funzionamento dei sistemi psichici e le emozioni. Le posizioni non erano rivelate nella loro essenza totale a tutti, ma solo a coloro che avevano sviluppato una certa preparazione primaria.

Pranayama

Tecniche di Respirazione controllata

Il Pranayama compone il quarto limbo dello yoga Patanjeli, ciò che viene dopo la preparazione corporea. Con gli Asana il torace è pronto ad aprirsi e a respirare correttamente. Il Pranayama è uno strumento potente che ci permette di portare sotto controllo il Prana, l’energia vitale. Il suo scopo finale è fermare l’attività energetica nel corpo e calmare la mente. Anche in questo caso esistono delle tecniche che vanno adattate alla costituzione di ciascun individuo. Per persone molto energiche sono indicate pratiche calmanti, per chi è più tranquillo e “lento”, invece, pratiche più stimolanti. Le variazioni riguardano il tipo di Pranayama, il numero dei cicli, gli orari e così via. Gli yogi dell’antichità si ritiravano a vivere in caverne o in luoghi isolati per ridurre al minimo l’attività fisica e concentrarsi maggiormente sull’attività della mente e dello spirito. Questo è il senso del Pranayama: non ha quindi lo scopo di aumentare l’energia, bensì di fermarla, permettendo così alla persona di intraprendere un lavoro molto più profondo sul piano mentale e spirituale La parola Prana si riferisce a “energia” o “fonte di vita”. Spesso descrive l’essenza stessa che ci mantiene in vita, così come l’energia nell’universo che ci circonda. Il prana spesso descrive anche il respiro e, lavorando sul modo in cui respiriamo, influenziamo la mente in un modo molto reale.

Pratyhara

focus ed energia

Pratyahara è il quinto limbo dello Yoga Patanjeli e significa letteralmente “il ritiro dei sensi”. È una pratica che consiste nel liberare la mente, calmarla e creare spazio per porre il focus solo sulla nostra interiorità. Il Pratyahara è uno stadio necessario per poter passare al sesto ramo dello Yoga, Dharana. Ritiro dei sensi: Pratya significa “ritirarsi”, “attirare dentro” o “ritirare indietro”, e la seconda parte ahara si riferisce a tutto ciò che “prendiamo” da soli, come le varie viste, suoni e odori che i nostri sensi percepiscono continuamente. Quando ci sediamo per una pratica di meditazione formale, è probabile che questa sia la prima cosa che facciamo quando pensiamo che stiamo meditando; ci concentriamo sul “attirare dentro”. La pratica di ritirarsi verso l’interno può includere la concentrazione sul modo in cui respiriamo, quindi anche questo aspetto sarebbe direttamente correlato alla pratica del pranayama. La frase “ritiro dei sensi” evoca l’immagine della capacità di “spegnere” i nostri sensi attraverso la concentrazione, motivo per cui questo aspetto della pratica viene spesso frainteso. Invece di perdere effettivamente la capacità di udire e annusare, di vedere e sentire, la pratica di pratyahara cambia il nostro stato d’animo in modo che diventiamo così assorbiti in ciò su cui ci stiamo concentrando, che le cose al di fuori di noi non ci disturbano più e siamo in grado di meditare senza distrarci facilmente. I praticanti esperti possono essere in grado di tradurre pratyahara nella vita di tutti i giorni, essendo così concentrati e presenti nel momento a portata di mano, che cose come sensazioni e suoni non distraggono facilmente la mente.

Dharana

Aumentare la concentrazione

Dharana è il sesto limbo dello Yoga del Patanjeli. Una volta calmata la mente si può passare al quinto ramo, Dharana, la concentrazione. Dharana significa “concentrazione focalizzata”. Dha significa “tenere o mantenere” e Ana significa “altro” o “qualcos’altro”. Dharana significa focalizzare la mente su un oggetto, che può essere, ad esempio, il respiro, escludendo tutto il resto. È paragonabile ad un concentrato di energia che ci rende più efficienti anche sul piano mentale. Qui entra in gioco l’importanza di avere basi etiche solide, comportandosi in modo da mantenere la coscienza a posto e indirizzare la mente nei posti giusti. E con “posti giusti” si intendono i livelli più profondi della mente stessa, quelli in cui possiamo cominciare ad interagire con la nostra sfera spirituale. Strettamente legato ai due arti precedenti; dharana e pratyahara sono parti essenziali dello stesso aspetto. Per concentrarci su qualcosa, dobbiamo ritirare i nostri sensi in modo che tutta l’attenzione sia su quel punto di concentrazione. Per attirare i nostri sensi, dobbiamo focalizzarci e concentrarci intensamente.

Dyana

Contemplazione di noi stessi e del mondo

Dhyana è il settimo limbo dello yoga del Patanjeli. Quando la mente è concentrata e potenziata in maniera efficace possiamo praticare Dhyana, la meditazione, che è la contemplazione della nostra natura spirituale. Il termine Dhyana, che in Cina è diventato Chan e in Giappone Zen, si riferisce a una contemplazione profonda e concentrata, che esclude tutto il resto. In questa fase la mente viene indirizzata verso la profondità dell’essenza. Tutte le cose che possiamo imparare durante la lezione sono semplicemente tecniche per aiutarci a stabilizzarci, focalizzarci e concentrarci. La pratica effettiva della meditazione non è sicuramente qualcosa che possiamo “fare” attivamente, piuttosto descrive l’azione spontanea di qualcosa che accade come risultato di tutto il resto. Essenzialmente; se stai davvero meditando, non avrai il pensiero “oh, sto meditando!”

Samadhi

Vivere nella gioia e nella beatitudine

Samadhi è l’ottavo limbo dello yoga del Patanjeli. A questo punto, quando la mente è realmente ed efficacemente coinvolta in Dhyana, ciò che arriva è la pratica del Samadhi, l’ultimo degli otto rami dello yoga. È una profonda esperienza di unità e connessione con il divino, l’illuminazione, la beatitudine. Dopo aver riorganizzato le nostre relazioni con il mondo esterno e il nostro mondo interiore, arriviamo al finale della beatitudine. Un mito da sfatare è che il Samadhi sia una meta raggiungibile solo quando tutto è perfettamente allineato. In realtà si tratta di una conseguenza a una pratica costante e quotidiana, ed esistono sette livelli di quest’esperienza. “Sama” significa “uguale” o “uguale” e “Dhi” significa “vedere”. C’è una ragione per cui si chiama realizzazione. È perché raggiungere il Samadhi non significa evadere, fluttuare via o essere abbondantemente gioiosi; si tratta di realizzare la vita stessa che ci sta di fronte. La capacità di “vedere allo stesso modo” e senza disturbi mentali, senza che la nostra esperienza sia condizionata da simpatie, antipatie o abitudini, senza bisogno di giudicare o affezionarsi a qualche aspetto particolare; quella è felicità. Vedere la vita così com’è La mente si espande quando rallenta, si ferma e si focalizza su ciò che è giusto, permettendo alla coscienza di ampliarsi. E quando questo accade, facciamo esperienza di stati mentali e stati di coscienza molto gradevoli e piacevoli. Un esempio potrebbe essere trovarsi davanti a un bellissimo tramonto, con un corpo calmo e rilassato, una mente vuota e serena, portando l’attenzione sulla bellezza della natura intorno a noi. In quel momento ci sentiamo connessi col tutto e percepiamo la presenza del divino. Questo è il primo livello del Samadhi, in cui sperimentiamo la presenza di ciò che significa per noi il divino, come amore, natura, armonia. C’è solo un dettaglio: il Samadhi non è uno stato permanente…. Gli Yoga Sutra di Patanjali ci dicono in modo importante che a meno che non siamo completamente pronti, senza “impressioni” come attaccamento, avversione, desideri e abitudini, e con una mente completamente pura, non saremo in grado di mantenere a lungo lo stato di Samadhi: una volta che la mente è pura e sperimentiamo veramente uno stato di Samadhi che possiamo mantenere, otteniamo moksha, noto anche come mukti, che significa uno stato permanente di liberazione, liberazione e libertà.

Pratica

Dobbiamo ricordarci che oggi viviamo nel mondo. Se 2500 anni fa il mondo era più rallentato, gli yoghini vivevano nei monasteri o in isolamento sui monti, oggi molti di noi sono nel mondo.

E nel mondo di oggi tutto è più veloce e amplificato.

Tornare a stare ed assorbire tutti gli 8 sutra del Patanjeli è una pratica più impegnativa che richiede un allenamento costante.

E’ più semplici allenarsi da soli e in isolamento, ma la vita è condivisione, stare e crescere insieme agli altri.

L’altro e le situazioni di disagio ci allenano e ci aiutano ad incarnare tutta questa bellezza e a raggiungere la beatitudine.

Se vuoi praticare yoga insieme a me contattami e visita la pagina dei miei corsi. “https://www.olis.bio/corsi-di-yoga/”

Buona pratica.

COME TI PUò AIUTARE LA CRANIOSACRALE A DIMINUIRE LO STRESS?

La terapia craniosacrale è una forma di terapia manuale delicata che si concentra sul promuovere lo scorrimento del  liquido cerebrospinale,  esegue una leggera manipolazione delle ossa craniche, della colonna vertebrale e del sistema nervoso centrale al fine di favorire il rilassamento e il benessere.

 

Utilizza leggeri tocchi, circa una moneta da 1 euro,  e movimenti delicati per rilassare il sistema fasciale dei muscoli della testa, del collo e della schiena. Questo aiuta a ridurre la tensione muscolare associata allo stress e a spegnere la mente.

 

La terapia craniosacrale può stimolare il sistema nervoso parasimpatico, che è responsabile della risposta di rilassamento del corpo. Questo può aiutare a bilanciare la risposta allo stress del sistema nervoso autonomo. I centri del sistema nervoso parasimpatico sono regione sacrale del midollo spinale e nel midollo allungato del tronco encefalico, dove i nervi cranici III, VII, IX e X formano le fibre pregangliari parasimpatiche.

 

Manipolando delicatamente il tessuto craniosacrale, la terapia craniosacrale può migliorare la circolazione sanguigna e linfatica, contribuendo a liberare le tossine accumulate e a migliorare il flusso di ossigeno ai tessuti, soprattutto nel cervello.

 

Durante una sessione di terapia craniosacrale, molte persone sperimentano una sensazione di rilassamento mentale profondo. Questo può aiutare a calmare la mente e a ridurre i pensieri stressanti.

 

La terapia cranisoacrale è diffusa  in tutto il mondo e tantissime persone ne usufruiscono per i suoi innumerevoli benefici.

 

Anche se dall’esterno sembrerebbe che il facilitatore non sta facendo nulla, vi assicuro che chiunque la riceve percepisce subito il lavoro attivato dalle tecniche. 

 

E’ una terapia in grado di attivare le risorse del corpo e di promuovere il riequilibrio del sistema nervoso. Pertanto i suoi benefici proseguono anche nei giorni successivi al trattamento sino al raggiungimento di un nuovo equilibrio.

 

È importante gestire lo stress in modo efficace poiché uno stress cronico può avere effetti negativi sulla salute a lungo termine. Tecniche di gestione dello stress come la meditazione, la respirazione profonda, l’esercizio fisico, possono aiutare a mantenere un equilibrio sano tra il sistema nervoso simpatico e parasimpatico e a migliorare la capacità di far fronte allo stress.

 

Vuoi provare questa tecnica e vedere che effetti ha su di te?

Contattami per una valutazione.

MASSAGGIO RILASSANTE E I SUOI BENEFICI

Il massaggio è una pratica terapeutica che serve a una serie di scopi benefici per la salute fisica e mentale. I massaggi vengono utilizzati in tutto il mondo da secoli per migliorare il benessere generale e trattare una varietà di problemi.

 

Il massaggio eseguito dal massoterapista qualificato è paragonabile ad un massaggio medicale.

 

Uno dei principali scopi del massaggio rilassante è indurre il rilassamento. Il massaggio può ridurre lo stress e la tensione muscolare, promuovendo una sensazione generale di calma e tranquillità.

 

Anche se le manovre sono più delicate del massaggio decontratturante, il massaggio stimola la circolazione sanguigna e linfatica, migliorando il flusso di sangue e nutrienti ai tessuti del corpo. Questo può aiutare a ridurre il gonfiore e a promuovere la guarigione.

 

Questo massaggio può migliorare l’umore, ridurre l’ansia e la depressione e favorire una sensazione generale di benessere mentale.

 

Alcune ricerche inoltre suggeriscono che il massaggio può avere un impatto positivo sul sistema immunitario, migliorando la capacità del corpo di combattere le infezioni.

 

Il massaggio rilassante  può aiutare a liberare la mente da pensieri stressanti e a promuovere una sensazione di chiarezza mentale e rilassamento. Si comprende quindi che favorisce un sonno migliore e un maggiore riposo.

Il contatto fisico e la manipolazione delicata dei tessuti promuovono una sensazione di comfort e di connessione con il proprio corpo.

Mantiene il corpo e la mente in uno stato di equilibrio.

 

Il massaggio rilassante è meno intensivo rispetto ad altre forme di massaggio come il massaggio terapeutico o il massaggio sportivo.

 

Nel massaggio rilassante in genere viene utilizzato un olio base per avvolgere il corpo in modo delicato. All’olio base possono essere miscelati degli oli essenziali che favorirono il rilassamento.

 

Olio essenziale di lavanda:

 

è uno degli oli essenziali più popolari e versatile. L’olio di lavanda è ampiamente utilizzato per le sue proprietà calmanti e rilassanti. Il suo profumo dolce e floreale è noto per ridurre lo stress, l’ansia e l’agitazione. Per proseguire il benessere anche a casa, può essere diffuso nell’ambiente o aggiunto a un bagno caldo per promuovere una sensazione generale di tranquillità.

 

L’olio di lavanda può essere utilizzato per alleviare il dolore muscolare e articolare, nonché per alleviare mal di testa e emicranie. Può essere massaggiato direttamente sulla zona interessata o aggiunto a un olio da massaggio.

 

Se vuoi venire a fare un massaggio massoterapico contattami.

 

La massoterapia è una pratica terapeutica che utilizza il massaggio come strumento per sciogliere tensioni muscolari, alleviare la rigidità e migliorare la circolazione sanguigna.

 

Può essere efficace nel trattamento della rigidità muscolare causata da una serie di fattori, tra cui stress, cattive posture, sforzi fisici e tensione cronica.

 

Il massaggio favorisce il rilassamento dei muscoli, riducendo la tensione e la rigidità. Questo avviene attraverso l’uso di tecniche di pressione, sfregamento e movimenti specifici che aiutano a liberare le tensioni accumulate.

 

Il massaggio stimola la circolazione sanguigna, il che può contribuire a migliorare la fornitura di ossigeno e nutrienti ai tessuti muscolari. Un migliore flusso sanguigno può aiutare a sciogliere le aderenze muscolari e ad alleviare la rigidità.

 

La massoterapia può aiutare a migliorare la flessibilità muscolare, consentendo ai muscoli di allungarsi più facilmente e di muoversi attraverso una gamma completa di movimento.

 

Il massaggio è la più antica forma di contatto e  può anche promuovere il rilassamento generale del corpo e della mente. Questo può contribuire a ridurre lo stress e la tensione, che a loro volta possono contribuire alla rigidità muscolare.

 

La massoterapia può contribuire a migliorare la postura, specialmente quando la rigidità muscolare è causata da posture scorrette o da uno squilibrio muscolare.

La massoterapia comprende diversi tipo di massaggio quali ad esempio svedese, mio fasciale, terapeutico, decontratturante. la scelta della tipologia del massaggio viene effettuata dopo aver preso visione della storia del cliente e delle sue necessità. 

 

L’ obiettivo del massaggio è  la manipolazione dei tessuti del corpo, come la pelle, i muscoli, i tendini e i legamenti, al fine di promuovere il rilassamento, alleviare il dolore, migliorare la circolazione e favorire il benessere generale.

 

Per questo si può ricevere se si ha bisogno di sciogliere determinate parti del corpo o per mantenere il corpo flessibile e in armonia.

 

Dopo un massaggio , il cliente può riferire una sensazione di indolenzimento nella zona trattata a causa della riduzione della contrattura muscolare. Questo dolore normalmente svanisce in poco tempo.

 

Vuoi maggiori informazioni? Contattami.

CHE COS' E' IL RILASCIO SOMATO EMOZIONALE E COME PUO' AIUTARMI?

Il rilascio somato-emozionale è una pratica che coinvolge la liberazione delle tensioni e delle emozioni accumulate nel corpo.

 

E’ stata sviluppata dal Dottor John Upledger nei primi anni 1970. Trattando tanti clienti aveva osservato che, usando le stesse tecniche per le stesse problematiche, alcuni risolvevano definitivamente il problema e altri no. Aveva così eseguito una sua ricerca personale che lo portò a sviluppare il trattamento di rilascio somato emozionale come integrazione alla craniosacrale.

 

Questo approccio parte dal presupposto che le emozioni negative o traumatiche possono essere immagazzinate nei muscoli, nei tessuti e nel sistema nervoso, causando disagio fisico e psicologico.

 

L’emozione trattenuta nel tessuto richiede parecchio dispendio di energia per mantenerla localizzata e isolata. Inoltre spesso può essere la causa di una tensione anche lontana dal luogo in cui l’emozione è trattenuta.

Il rilascio somato emozionale ti aiuta ricontattare, elaborare ed integrare quella parte. 

 

Il primo passaggio è la Consapevolezza corporea.

 Il rilascio somato emozionale inizia con l’acquisizione di consapevolezza corporea. Questo significa diventare consapevoli delle sensazioni fisiche, delle tensioni e delle sensazioni di disagio nel corpo. Questo avviene in modo naturale, con l’aiuto del facilitatore, senza usare la mente razionale.

 

In seguito c’è l’ Espressione emotiva.

Una volta che sei consapevole delle sensazioni nel tuo corpo, il rilascio somato emozionale  incoraggia l’espressione delle emozioni associate a queste sensazioni. Questo può avvenire attraverso il movimento spontaneo, posizioni terapeutiche mantenute, la respirazione profonda, il dialogo con il tuo corpo facilitato dall’operatore. L’obiettivo è permettere al corpo di liberare emozioni trattenute nel modo più sicuro per lui e per te.

 

Infine avviene il Rilassamento e l’ integrazione.

Dopo aver liberato queste emozioni, si promuove rilassamento e l’integrazione per cercare un nuovo equilibrio. Ciò significa dare al corpo il tempo per riprendersi e per elaborare le emozioni liberate. Il rilassamento può aiutare a ridurre la tensione muscolare e a promuovere una sensazione di benessere.

 

I Benefici del rilascio somato emozionale sono di aiutare a liberare le emozioni represse, ridurre lo stress e la tensione muscolare, migliorare la postura e la flessibilità corporea e promuovere una maggiore consapevolezza di sé. Una volta eliminata la causa primaria, il nuovo equilibrio viene mantenuto. Può anche contribuire a una migliore gestione delle emozioni e della salute mentale.

Il rilascio somato emozionale può essere utile per le persone che hanno sperimentato traumi fisici e/o emotivi, stress cronico, o che hanno difficoltà nell’esprimere le proprie emozioni. 

 

Prima di poter ricevere un trattamento di rilascio somato emozionale è importante che il corpo abbia le risorse necessarie per gestirlo.

 

La craniosacrale è una tecnica rispettosa del cliente, è il cliente che decide se e quanto lasciar andare con il supporto del facilitatore. Questa libertà di scelta ci permette di agire in totale sicurezza e di ottenere risultati tangibili e lunghi nel tempo.

 

Se hai necessità di ricevere un trattamento di  craniosacrale e rilascio somato emozionale puoi contattarmi per valutare come ti può essere utile nel tuo caso specifico.

 
 
 

come cambia il tuo corpo con lo yoga?

Lo yoga è una pratica millenaria che coinvolge non solo il corpo ma anche la mente e lo spirito.

Secondo gli antichi insegnamenti dello yoga il corpo è il nostro tempio, la nostra casa e dobbiamo prendercene cura.

 

La pratica dello yoga parte dal corpo perché tutto ciò che noi pensiamo e proviamo si fa corpo. Il corpo è il nostro mezzo per muoverci nel mondo.

 

La sua pratica costante può portare a numerosi cambiamenti positivi nel corpo. Liberando e spostando i limiti dal corpo, spesso liberiamo anche la mente (sistemi di pensiero inefficaci) e le emozioni intrappolate nel corpo.

 

Con la pratica regolare dello yoga il corpo si modifica, più pratichi più sposti i limiti.

 

Cosa puoi osservare nel cambiamento del corpo?

 

Migliora la Flessibilità

Lo yoga favorisce l’allungamento e il rilassamento dei muscoli, migliorando notevolmente la flessibilità corporea. Questo può aiutare a prevenire infortuni, migliorare la postura e aumentare la gamma di movimento delle articolazioni.

 

Incrementa la Forza Muscolare

Molti asana (posizioni) yoga coinvolgono il lavoro dei muscoli del corpo. La pratica regolare dello yoga aiuta a sviluppare forza muscolare, soprattutto nei muscoli stabilizzatori del core, dei glutei e della schiena.

 

Equilibrio

Gli esercizi di equilibrio nello yoga aiutano a migliorare la stabilità e l’equilibrio del corpo. Questo può essere particolarmente utile per migliorare la propria coordinazione e per stimolare un migliore equilibrio mentale fra i due emisferi (razionale e creativo).

 

Postura

Lo yoga promuove l’importanza della postura corretta. La colonna vertebrale è il nostro canale di allineamento tra la terra e il cielo, la nostra antenna.  Attraverso la pratica costante, è possibile migliorare la postura e alleviare il dolore associato a una postura scorretta.

 

Respirazione

La respirazione profonda e controllata (pranayama) è un elemento chiave dello yoga. Questa pratica migliora la capacità polmonare, aumenta l’ossigenazione del corpo e aiuta a gestire lo stress. Diverse ricerche dimostrano come un respiro lento e profondo sia la chiave della salute fisica, mentale ed emotiva.

 

 

Riduzione dello stress

Ad oggi lo stress è una delle prima cause di squilibrio. lo stress protratto a lungo termine esaurisce le risorse del corpo e compromette i sistemi di autoguarigione innati. Lo yoga è noto per il suo potenziale nell’aiutare a ridurre lo stress e l’ansia grazie al lavoro combinato sul copro e sul respiro. La riduzione dello stress porta ad una diminuzione della tensione muscolare e dei problemi correlati al dolore.

 

Circolazione sanguigna:

Le posizioni yoga possono favorire la circolazione sanguigna, migliorando il flusso sanguigno verso organi e muscoli. Questo può contribuire a una migliore salute cardiovascolare. Inoltre con specifiche tecniche respiratorie e posizioni vengono stimolati anche gli organi viscerali.

 

Detox

La pratica dello yoga può aiutare il corpo a eliminare tossine attraverso il movimento e il sudore. Ciò può contribuire a una sensazione generale di benessere. se si pensa che lo yoga sia solo stare seduti si stupirà nel sperimentare la forza che viene stimolata dalla tenuta delle posizioni.

 

Peso corporeo

A volte qualcuno si approccia allo yoga per dimagrire, diciamo che non è il suo fine, ma sicuramente lo promuove. Lo yoga non è un esercizio cardio intenso, ma può essere parte di uno stile di vita sano che contribuisce alla gestione del peso corporeo. Può aiutare a mantenere o raggiungere un peso corporeo equilibrato attraverso la consapevolezza alimentare e la pratica costante.

 

Miglioramento dell’umore

Lo yoga è spesso associato a un miglioramento dell’umore e del benessere psicologico. Alcune posizioni stimolando l’apertura delle spalle e del cuore promuovono il fluire delle endorfine per la nostra felicità. Le pratiche di meditazione e rilassamento guidato nel contesto dello yoga possono aiutare a ridurre i sintomi della depressione e dell’ansia. Il miglioramento del copro giorno dopo giorno favorisce l’autostima e il buon umore.

Questi cambiamenti che avvengono nel corpo con la pratica dello yoga sono constatabili solo con una pratica regolare e costante. All’inizio è importante seguire dei corsi, di gruppo o privati, poi una volta acquisiti i fondamentali si possono introdurre semplici posizioni, respirazioni, tecniche di rilassamento nella quotidianità per mantenere e migliorare i risultati guadagnati.

 

Se vuoi venire a provare una lezione di Yoga Posturale con me, contattami.

come aiutare la tua schiena e il tuo intestino

I problemi intestinali e il mal di schiena possono essere correlati in diversi modi, anche se non sempre la causa è direttamente legata.

 

Alcune delle possibili correlazioni tra problemi intestinali e mal di schiena possono essere:

 

Sistema Nervoso

Il sistema nervoso centrale e periferico è collegato sia all’intestino che alla schiena. Disturbi intestinali come il colon irritabile possono influenzare la funzione nervosa e quindi causare dolore alla schiena o viceversa. Stress, ansia o depressione associati ai problemi intestinali possono anche contribuire al mal di schiena. Diversi studi pubblicati da pubmed ne dimostrano la correlazione

 

Infiammazione

Condizioni infiammatorie dell’intestino, come la malattia di Crohn o la colite ulcerosa, possono causare infiammazione sistemica che può interessare anche le articolazioni della schiena, portando a dolore e rigidità. Anche infiammazioni meno croniche dovute all’uso eccessivo di zuccheri e farine possono mantenere una ipersensibilità intestinali con dolore e infiammazione della schiena.

 

Disfunzione Digestiva

La digestione inefficiente o i problemi digestivi possono portare a gas, gonfiore o costipazione, che possono mettere pressione sulla regione lombare della schiena e causare disagio o dolore. Questi possono avvenire subito dopo il pranzo se è la prima parte dell’intestino ad avere difficoltà o ore dopo il pasto se invece è l’ultima parte dell’intestino ad essere sofferente.

 

Disturbi del nervo sciatico

Il nervo sciatico passa vicino all’intestino e problemi intestinali, come l’infiammazione o il gonfiore, possono mettere pressione su questo nervo, causando il noto dolore sciatico che si estende dalla parte bassa della schiena fino alla gamba.

 

Si può dire, in generale, che  chi soffre di disturbi intestinale che causano dolore addominale, gonfiore e cambiamenti nella frequenza delle feci., possono coadiuvare il mal di schiena. Questi gonfiori anomali  possono influenzare la postura e la muscolatura della schiena, portando a tensione o dolore nella regione lombare.

 

È importante notare che la correlazione tra problemi intestinali e mal di schiena può variare da persona a persona. Se si sospetta una correlazione tra i due, è consigliabile consultare un medico per una valutazione completa.

 

Se si sta già seguendo una cura per l’intestino si possono abbinare delle posizioni di yoga sicure che aiutano a migliorare la motilità intestinale, diminuire il gonfiore e la tensione.

 

Guarda il video per scoprire come.

BENEFICI tecnica craniosacrale?

La tecnica craniosacrale è una forma di terapia manuale che si concentra sulla manipolazione delicata del sistema craniosacrale del corpo, che comprende il cranio, la colonna vertebrale cervicale, il midollo spinale e il sacro.

 

E’ stata sviluppata dal Dottor John Upledger negli anni 1970 in Florida e da lì si è poi diffusa in tutto il mondo. In molti paesi, grazie ai suoi benefici,  è riconosciuta come tecnica complementare.

Questa terapia è basata sulla premessa che il fluido cerebrospinale, che circola attorno al cervello e al midollo spinale, ha un ritmo ritmico e può essere influenzato da blocchi o tensioni nel corpo fisico e/o emotivo.

 

I suoi principali benefici sono: 

  1. Riduce lo stress: La tecnica craniosacrale  aiuta a ridurre lo stress e la tensione nel corpo. La manipolazione delicata può favorire la rilassamento muscolare e la riduzione delle tensioni fisiche, contribuendo così a una sensazione di benessere generale.
  2.  Allevia il dolore: Alcune persone usufruiscono della tecnica craniosacrale per alleviare il dolore, in particolare il dolore cronico, come mal di testa, emicrania, dolore alla schiena, dolore al collo e altri problemi muscoloscheletrici.

3. Migliora la funzione del sistema nervoso: la tecnica craniosacrale può migliorare la funzione del sistema nervoso, favorendo una migliore comunicazione tra il cervello e il resto del corpo. Questo può influenzare positivamente il benessere generale e la salute.

4.Sostegno al sistema immunitario:  aiuta il corpo a guarire più rapidamente  attivando i meccanismi di autoguarigione e le proprie risorse.

 

Il tocco è molto dolce, si riceve vestiti e viene lavorato tutto il corpo.  Poichè  il sistema craniosacrale avvolge il nostro cervello e il midollo psinale, una sua migliore circolazione promuove  una migliore salute del sistema nervoso centrale.

 

Come tutte le terapie olistiche alcune persone ne traggono maggiore beneficio di altre, ad ogni modo tutti  percepiscono un senso di pace e leggerezza fin dal primo trattamento.

 

 

Se hai bisogno di ulteriori informazioni o vuoi venire a provare come la terapia craniosacrale ti può aiutare contattami al 338 568 2362.

 

Stefania Olis

I BENEFICI DELLO YOGA POSTURALE

YOGA POSTURALE OLIS
  1. Lo Yoga posturale, noto anche come Hatha Yoga, è una forma di yoga che si concentra sulla pratica delle asana, ovvero delle posizioni fisiche semplici e confortevoli.

Questa pratica offre una serie di benefici per il corpo e la mente. 

Ecco alcuni dei benefici dello yoga posturale:

  1. Miglioramento della flessibilità: Lo yoga posturale aiuta a migliorare la flessibilità muscolare e articolare. Le posizioni yoga coinvolgono una serie di movimenti che allungano e rilassano i muscoli, contribuendo a migliorare la gamma di movimento delle articolazioni.

  2. Fortificazione muscolare: Molti asana richiedono sforzo muscolare per mantenere la posizione. Questo aiuta a rafforzare i muscoli, soprattutto quelli del core, delle gambe e della schiena.

  1. Miglioramento della postura: Lo yoga posturale enfatizza l’importanza della corretta postura. La pratica costante può aiutare a correggere problemi posturali e a mantenere una postura più eretta nella vita di tutti i giorni.

  2. Riduzione dello stress: Lo yoga posturale include esercizi di respirazione e tecniche di rilassamento che possono ridurre lo stress e migliorare la gestione dello stesso. La pratica regolare del respiro consapevole (pranayama) può promuovere una sensazione di calma e tranquillità.

  3. Miglioramento della concentrazione: La focalizzazione sulla corretta esecuzione delle posizioni richiede concentrazione e presenza mentale. Questo può aiutare a migliorare la capacità di concentrazione e la chiarezza mentale.

  4. Miglioramento dell’equilibrio: Molte asana richiedono un buon equilibrio, il che può migliorare la stabilità fisica e la consapevolezza corporea.

  5. Miglioramento della digestione: Alcune posizioni yoga possono stimolare il sistema digestivo, aiutando a ridurre problemi di digestione e gonfiore.

  6. Miglioramento del sonno: La pratica regolare dello yoga posturale può favorire un sonno di migliore qualità, riducendo l’insonnia e migliorando il ritmo sonno-veglia.

  7. Riduzione del dolore cronico: Per alcune persone, lo yoga posturale può contribuire a ridurre il dolore cronico, come quello associato a problemi di schiena o collo. Tuttavia, è importante praticare sotto la guida di un istruttore esperto e consultare un professionista della salute per problemi di dolore cronico.

  8. Miglioramento della consapevolezza del corpo: Lo yoga posturale incoraggia la consapevolezza del corpo, aiutando le persone a connettersi meglio con il proprio corpo e ad ascoltare i segnali che esso invia.

 

È importante notare che i benefici dello yoga posturale possono variare da persona a persona, e la pratica costante è spesso necessaria per sperimentare risultati significativi.

 

Inoltre, è importante praticare lo yoga in modo sicuro, sotto la guida di un istruttore esperto, specialmente se sei alle prime armi o hai problemi di salute particolari.

 

Vuoi venire a provare?

 

Chiamami per prenotare la tua lezione di prova 338 568 2362 Stefania Olis

 

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L’alloro è una pianta rustica sempreverde tipica del Mediterraneo che si adatta facilmente anche ai climi più freddi e può essere coltivata in qualsiasi tipo di terreno.

Le sue foglie sono utilizzate in cucina per le essenze aromatiche e possono essere raccolte tutto l’anno.

Grazie al suo alto contenuto di olii essenzaili e vitamina C, l’alloro rappresenta un ottimo alleato della nostra salute e un profumato ingrediente in cucina. Spesso usata per favorire la diegestione e diminuire i gas intestinali, pochi sanno che è ottima anche contro le infiammazioni muscolari.

Già Greci e Romani sfruttavano l’alloro per le spiccate proprietà benefiche che lo hanno reso celebre nei secoli come pianta della salute dalle molteplici applicazioni.

Spesso viene usato come spezia in cucina, come olio essenziale, nel sapone di Aleppio, in infuso e oggi vediamo insieme l’oleolito.

L’oleolito è l’olio ricavato dalle foglie per macerazione,, è usato soprattutto per la cura dei capelli e la cura degli strappi muscolari.

Per i capelli queso olio di alloro, infatti, svolge un’azione riequilibrante sulla cute, regola la produzione di sebo e previene infiammazioni del cuoio capelluto, acne e alterazioni di varia origine.

Frizionato sulla cute con regolarità e costanza, stimola la micro-circolazione e l’ossigenazione, contrastando efficacemente l’indebolimento e la caduta dei capelli.

Come olio per massaggi, è molto utile per rilassare la muscolatura dopo traumi o affaticamenti e aiutare la normale attività delle articolazioni. Veniva già usato ai tempi di Cesare per curarsi al ritorno dalle battaglie.

L’olio base dove lasciar macerare le foglie, se lo vogliamo uasre come antinfiammatorio muscolare è l’olio di oliva.

L’olio di oliva ha un profilo anti-infiammatorio e potenza di azione simile all’ipobrufene e ai FANS., è quindi ottimo per un 0leolito anti-infiammatorio..

PROCEDIMENTO:

  1. Raccogli le foglie di alloro in un vaso di vetro e coprile con olio di oliva.
  2. Chiudi e lascia estrarre i principi per 40 giorni al buio.
  3. Filtra e l’oleolito è pronto
  4. .Usalo per massaggi decontratturanti e per sfiammare le articolazioni

Buona preparazione e fammi sapere cosa ne pensi!

Cosa significa equilibrio per te?

 

Ti senti in equilibrio in questo momento della tua vita?

 

L’equilibrio è per sua natura dinamico e mai statico. Ogni volta che ci sbilanciamo fuori dalla nostra zona comfort perdiamo l’equilibrio e ne creiamo uno nuovo. Ogni giorno cambiamo e spostiamo il nostro equilibrio. Quello che manteniamo è il contatto col nostro centro.

 

Allenare l’equilibrio è uno delle fondamenta del metodo Olis.

 

Più ci alleniamo a sbilanciarci e a trovare nuovi equilibri sul tappetino, più saremo in grado di farlo nella vita.

 

Più ci alleniamo ad ascoltare il nostro centro, più saremo in grado di creare il miglior equilibrio.

 

Quante volte perdiamo l’ equilibrio?

  1. Stare in equilibrio sulle nostre gambe è qualcosa che diamo piuttosto per scontato. Eppure ci può capitare quotidianamente di perdere l’equilibrio e inciampare in un gradino o sulla scarpa.
  2. Perdiamo l’equilibrio molte più volte di quelle che pensiamo nella vita di tutti i giorni: quando ci arrabbiamo, quando siamo gelosi o invidiosi, quando ci disperiamo e non sappiamo più qual è la via che dovremmo seguire. Tutte le volte che cadiamo abbiamo perso l’equilibrio da qualche parte.
  3. Perdiamo l’equilibrio ogni volta che usciamo dalla nostra comfort zone, ed è un bene, uscire per migliorarsi e creare un nuovo equilibrio.
  4. Anche se mantenere l’equilibrio succede inconsciamente, vale la pena allenarlo, poiché proprio come la forza muscolare e mentale, possiamo migliorarlo in modo mirato .

Come allenare l’ equilibrio?

  1. Nello Yoga puoi giocare con tante posizioni di equilibrio, per imparare ad adattarti alla vita, quella di tutti i giorni oltre il tappetino yoga.
  2. Nei trattamenti puoi allenare e rinforzare il tuo core, il tuo centro di volontà , per mantenerlo vigile e attivo.
  3. Alcune posizioni molto comuni e semplici che puoi sperimentare sono la Plank, l’ Albero e Shiva Nataraja.
  4. Allenati all’equilibro e non aver paura dello squilibrio. E’ necessario per muoversi verso il nuovo equilibrio.

 

PERCHE’ E’ IMPORTANTE AVERE UN BUON EQUILIBRIO?

 

Il bilanciamento tra equilibrio fisico e mentale è essenziale per il benessere complessivo di una persona. Questi due aspetti sono interconnessi e influenzano reciprocamente.

 

La pratica regolare è fondamentale per mantenere un corpo e mente sano. Aiuta a migliorare la circolazione, a mantenere il peso corporeo ideale, a rafforzare i muscoli e a migliorare la flessibilità. L’attività fisica rilascia endorfine, che sono neurotrasmettitori che contribuiscono a migliorare l’umore e ridurre lo stress, promuovendo così l’equilibrio mentale.

 

Una mente equilibrata può contribuire a una migliore gestione dello stress. Tecniche di rilassamento come la meditazione, lo yoga e la respirazione profonda possono aiutare a ridurre il livello di stress, contribuendo a un migliore equilibrio mentale.

 

Prendersi cura di se stessi, sia fisicamente che mentalmente, è essenziale.

 

Oggi vediamo insieme la posizione di Shiva Nataraja, Il re della danza

Shiva Nataraja, il dio danzante, è rappresentato nella mitologia indù come l’aspetto di Shiva la cui danza estatica della distruzione pone le basi per la creazione e il sostentamento dell’universo. L’equilibrio dinamico tra distruggere il vecchio per creare il nuovo.

 

Dalla posizione di Tadasana molto lentamente richiama la gamba destra verso la linea mediana del corpo e appena la caviglia destra avrà oltrepassato il ginocchio sinistro, afferrala con la mano destra. Che la presa sia interna o esterna alla caviglia, andrà bene comunque: trova la tua posa.

 

Mentre la gamba destra si distende all’indietro e verso l’alto, il braccio sinistro si estende in avanti, a bilanciare l’azione: anche il busto si piega leggermente in avanti, parallelo al pavimento. La gamba destra vuole salire in alto e preme contro la mano destra. La mano destra è attiva e contiene la spinta della gamba. Queste due forze devono essere opposte, ma complementari poiché debbono bilanciare l’azione.

 

Cerca di mantenere il busto il più dritto possibile, sollevando il pube all’ombelico – senza distenderti troppo in avanti. Contemporaneamente premi il coccige verso il basso.

 

Gioca con l’equilibrio e mantieni la posa quanto più ti è comodo. E poi sciogli e ripeti dall’altra parte

 

Osserva come potrebbe essere diverso l’equilibrio cambiando la gamba di appoggio.

 

Buona pratica.

 

Se vuoi praticare in modo regolare e con un istruttore e esperto contattami.

 

Si chiama colpo della strega, deve il suo nome curioso proprio perché insorge di colpo, senza preavviso. Proprio come se fossi vittima di un incantesimo di una strega .

 

Questo dolore può essere molto intenso e improvviso e può limitare temporaneamente la mobilità della persona colpita. Il colpo della strega è anche conosciuto come “lombaggine” o “lombalgia acuta”.

 

Ti è mai successo?

 

Il colpo della strega è un fenomeno improvviso, che può bloccare la colonna vertebrale per alcuni giorni, causando un dolore lancinante, causato da movimenti bruschi improvvisi.

 

Gli effetti di questo fenomeno si possono equiparare alla sensazione che si prova quando si riceve una “bastonata” nella parte bassa della schiena (zona lombare della colonna vertebrale).

 

Le cause più frequenti del disturbo comprendono:

  • uno sforzo eccessivo come spostare un mobile, spingere un’automobile ferma o sollevare un peso senza essere allenati.
  • una torsione improvvisa del busto, come quella che può capitare quando ci sentiamo chiamare dietro alla spalla o mentre si pratica uno sport o un’attività di fitness
  • un piegamento rapido della colonna vertebrale, come ad esempio quello assunto per evitare un colpo o un oggetto o raccogliere un oggetto pesante da terra. In genere, il colpo della strega subentra quando si ritorna alla posizione eretta.
  • I muscoli della schiena possono contrarsi o stirarsi a causa di una cattiva postura, di un’attività fisica intensa o di una lesione.

L’infiammazione dei muscoli o dei tessuti nella parte bassa della schiena può causare dolore acuto.

 

Nella maggioranza dei casi, il dolore lancinante tipico del colpo della strega insorge quando si compiono questi movimenti improvvisi “a freddo”.


La probabilità di provare questo tipo di dolore muscolare può aumentare tra

 

  • chi è sedentario,
  • soggetto a stress,
  • sovrappeso 
  • posture scorrette
  • infiammazione costante

Ecco 4 consigli per la prevenzione del colpo della schiena, utili a mantenere la schiena il più possibile allenata e tonica,

 

1.Evita di mantenere la stessa posizione troppo a lungo e prevedi pause periodiche per camminare almeno qualche minuto.

 

2. Scegli sedute rigide ergonomiche o cuscini sagomati per sostenere la zona lombare ed evitare di assumere una postura scorretta.


3. Scegli una alimentazione sana ed equilibrata per evitare di imporre un costante carico extra ai muscoli della regione lombare della schiena e al gluteo.


4. Pratica regolarmente attività fisica sia di potenziamento sia di allungamento, come yoga, pilates, pancafit, nuoto..

 

Prova a praticare regolarmente questa sequenza e fammi sapere i tuoi risultati!

 

 

Vuoi consigli più mirati o hai bisogno di un percorso su misura per te?

 

Contattami per una consulenza!

Come e perchè  detossinare il corpo?

 

La disintossicazione del corpo è un processo finalizzato a eliminare le tossine accumulate nell’organismo per migliorare la salute e il benessere.

 

Il corpo ha già meccanismi naturali per eliminare le tossine, ma a volte è importante seguire dei  programmi di disintossicazione per aiutare questo processo o per eliminare abitudini alimentari o comportamentali dannose.

Un modo per aiutare a il corpo ad alleggerirsi è seguire una alimentazione “detox”.  Queste abitudini alimentari  consistono in un consumo elevato di frutta, verdura, acqua e tisane, riducendo al contempo gli alimenti processati, lo zucchero, il caffè e l’alcol. Questa alimentazione mira a fornire al corpo nutrienti essenziali per la detossificazione e a limitare l’assunzione di sostanze potenzialmente dannose.

 

L’acqua è essenziale per la detossificazione, poiché aiuta a eliminare le tossine attraverso l’urina. Bere una quantità sufficiente di acqua ogni giorno è fondamentale per il corretto funzionamento del sistema di eliminazione del corpo.

 

L’attività fisica regolare aiuta a migliorare la circolazione sanguigna e il metabolismo, contribuendo così alla disintossicazione. Il sudore prodotto durante l’esercizio può anche aiutare a eliminare alcune tossine.

Non esiste una “cura miracolosa” per la disintossicazione, la chiave per la salute a lungo termine sta in uno stile di vita sano e bilanciato.

 

Nell’attività fisica e in particolare nello Yoga possiamo usare le torsioni per sperimentare benefici a tutti i livelli.

 

Scopri come!

 

A livello puramente FISICO i benefici delle torsioni sono straordinari: gli organi vengono compressi durante una torsione, spingendo fuori il sangue pieno di sottoprodotti metabolici e tossine.

Quando rilasci la torsione, il sangue fresco fluisce, trasportando ossigeno e gli elementi costitutivi per la guarigione dei tessuti. Inoltre le torsioni sono miracolose anche per la nostra colonna vertebrale e per le articolazioni utilizzate come anche e spalle.

 

A livello EMOTIVO le torsioni nello yoga agiscono principalmente su Manipura chakra, il plesso solare. Da questo chakra traiamo gran parte della nostra fiducia e del nostro senso di capacità personale.

Quando l’energia fluisce liberamente attraverso e da questo chakra, tendiamo all’ottimismo e a un sano grado di ambizione. Al contrario, un terzo chakra bloccato inibisce la fonte di autostima e di sicurezza. Tra le energie che ricaviamo da questo chakra ci sono la vitalità, il coraggio, la volontà, la concentrazione, la trasformazione positiva dell’ego.

 

A livello SPIRITUALE le torsioni ci permettono di guardare indietro senza giudizio, per avere al giusta visione di come procedere in avanti. Si dice spesso che il presente è illuminato dalla luce del passato. Guardare indietro per integrare è un primo passo verso la propria crescita personale.

Quando ti liberi dai condizionamenti del passato puoi aprirti a infinite possibilità, che sono già lì per te.

Andiamo ora a vedere insieme due torsione per darci una sferzata di mobilità e di energia!

 

3 Regole d’oro per fare le torsioni:

1- Allungare al massimo la schiena

2- Sentire la torsione partendo dall’addome

3 – Muovere il bacino e le spalle in direzioni opposte.

 

Ora partiamo dalla posizione di torsione da sdraiati, che appunto rientra tra quelle più semplici e sicure da eseguire.

 

Ricorda che il massimo beneficio che puoi ottenere dalle torsioni, ma in generale dalle posizioni yoga, non è nel forzare il limite, ma nel mantenerle a lungo in modo stabile e confortevole.

Jatarasana

Jatarasana: Torsine semplice a terra

 

Sdraiati a terra e ascolta le parti del corpo in contato col tappetino e fai dei respiri profondi.

Piega la gamba destra e porta il piede destro sul ginocchio sinistro.

Appoggia la mano sinistra sul ginocchio destro e accompagnalo in torsione, ossia a scendere verso sinistra.

La spalla destra deve rimanere bene in appoggio a terra.

Il limite è quando la spalla cercherà di alzarsi, li ti fermi, respiri e mantieni per circa 5-10 respiri.

Poi torni al centro e ripeti dall’altra parte.

Marichyasana, gamba flessa

Marichyasana : Torsione da seduti

 

1. Siediti in Dandasana e fai in modo che il bacino affondi bene nella terra e la schiena sia dritta e voglia allungarsi verso il cielo.

2. Poggia la mano sinistra a terra e, sollevando il braccio destro, piegati verso sinistra. La mano sinistra è attiva e spinge contro il tappetino. Il gomito è leggermente piegato. Ripeti dall’altro lato.

3. Solleva la gamba destra, piega il ginocchio e porta il piede destro oltre il ginocchio sinistro. Se ti senti troppo compresso nella posa, posiziona il piede destro accanto al ginocchio sinistro e leggermente in avanti.

Più il piede è distante dal bacino, più sarai facilitato nella torsione. Il piede destro, quello appoggiato a terra, resta attivo e spinge leggermente in avanti. Qualsiasi sia la posa perfetta per te, andrà bene

4. Appoggia la mano destra a terra e comincia a fare un piccolo vortice in senso antiorario. Immagina che il tuo corpo voglia toccare le pareti di un vortice, con il petto, con le spalle e con le scapole, creando una vera e propria spirale.

Non è necessario che questo movimento sia particolarmente ampio: l’importante è che senti lavorare i muscoli dell’addome, gli obliqui e i lombi.

5. Quando sentirai che la colonna vertebrale è dritta verso il cielo, lascia appoggiare il gomito del braccio sinistro sulla coscia destra (quella del ginocchio sollevato) e premi leggermente.

Il braccio spinge verso la coscia e la coscia verso il braccio: questa pressione vi permette di ruotare ancora un pochino il busto verso destra e di creare spazio.

 

Vuoi un aiuto per la tua disintossicazione?

 

Chiamami per una consulenza gratuita e per creare un percorso mirato.

 

Nella società del benessere, nonostante si hanno tanti beni materiali, si percepisce sempre più una mancanza di armonia interna e di serenità con sè stessi.

 

Ti è mai capitato?

 

Cosa hai fatto in quel caso? Che strategia hai usato per ritrovare l’armonia?

 

Migliorare l’armonia nella tua vita richiede un approccio olistico che coinvolga il benessere fisico, mentale ed emotivo.

 

In generale è importante comprendere chi sei, le tue emozioni, i tuoi valori e i tuoi obiettivi è fondamentale per creare armonia nella vita.

 

Qui di seguito vi racconto  le strategie più utilizzate.

 

Fare una riflessione profonda su te stesso per comprendere meglio ciò che desideri e ciò che ti rende veramente felice ti aiuta ad andare nella direzione del benessere.

 

Imparare tecniche di gestione dello stress, come la meditazione, la respirazione profonda o lo yoga ti può aiutare a trovare le giuste risorse nei momenti di difficoltà.

 

Queste pratiche possono aiutarti a mantenere la calma in situazioni stressanti e a mantenere l’equilibrio.

 

Dedica del tempo ogni giorno per te stesso, anche se sono solo pochi minuti. Ciò può aiutarti a rilassarti, ricaricare le energie e mantenere l’equilibrio.

 

Impara a gestire il tuo tempo in modo efficiente. L’organizzazione ti permette di bilanciare meglio le responsabilità quotidiane e le attività che ti portano gioia.

 

Coltiva relazioni interpersonali positive e sane. Le relazioni possono influenzare notevolmente il tuo benessere emotivo, quindi cerca di costruire connessioni significative e rispettose.

 

Mantieni una mentalità aperta all’apprendimento e alla crescita personale. La crescita continua ti aiuterà a svilupparti come individuo e a mantenere l’interesse nella vita.

 

Pratica la resilienza: Impara a gestire i momenti difficili con resilienza. Accetta che la vita avrà alti e bassi, ma puoi imparare a recuperare e ad adattarti.

 

Migliorare l’armonia nella vita richiede tempo e sforzo costante.

 

Non esiste una soluzione unica per tutti, quindi è importante sperimentare e scoprire quali strategie funzionano meglio per te. La chiave è trovare un equilibrio che ti permetta di vivere una vita soddisfacente e significativa.

 

Qui ti offro i miei personali 5 consigli pratici per migliorare l’ armonia e promuovere la  serenità.

 

1. Lascia fluire invece di ristagnare

 

Immagina l’acqua che scorre nel mare e l’acqua che ristagna nella pozzanghera, qual è la differenza?

 

Come avrai osservato l’acqua che ristagna è torbida, sporca, piena di batteri e tossine. E’ scura e spesso è difficile vedere cosa c’è sotto. Viceversa l’acqua che fluisce nel mare è chiara, limpida e trasparente. Se arriva della sporcizia viene portata via dalle onde e dal fluire.

 

Lo stesso succede nella tua mente! Se i tuoi pensieri, le tue emozioni e il tuo corpo sono stagnanti e tendi a rimuginare e ripetere, rischi di fossilizzarti e di vedere solo torbido attorno a te, perdendoti le opportunità.

 

Allenati a lasciar fluire pensieri, emozioni, situazioni, invece di trattenerle, lascia che l’acqua possa tornare limpida e lasciati stupire dalla vita.

 

E se non riesci e a farlo mentalmente fallo anche fisicamente, muoviti e fluisci nella vita

 

2. Crea e immagina nuove soluzioni anziché pensare al problema.

 

Spesso ci si focalizza sul problema, ingigantendolo e dandogli fin troppa energia. Viceversa sarebbe ottimale se lo stesso tempo che passi a lamentarti del problema, lo investi per risolverlo.

 

Smetti di perdere energia e crea energia, per fare ciò ci vuole uno sforzo energico consapevole.

 

Per risolvere qualcosa che si è creato, è spesso necessario creare nuove soluzioni e comprendere cosa si può fare in modo diverso.

La cosa positiva è che sei hai creato il problema sei in grado di creare la soluzione. Se non c’è alcuna soluzione allora non c’è alcun problema.

 

Allenati a sperimentare diversi punti di vista. Immagina cosa farebbe il tuo vicino di casa, la tua collega, un tuo caro, nella tua situazione e prova a risolverlo col loro punto di vista.

 

Oppure distaccati dal problema, fai dei bei respiri e immagina che sia un’altra persona a vivere quella situazione. Che consigli gli daresti? Spesso osservare dall’esterno ci aiuta a trovare soluzioni migliori.

 

3. Respira in modo lento e profondo invece di respirare velocemente o in apnea.

 

Spesso quando siamo presi dalla nostra “agenda” siamo di corsa, irritabili e il respiro diventa corto e affannato.

 

Senza rendercene conto le nostre emozioni agiscono sul nostro ritmo di respiro, e cosi facendo anche sul ritmo cardiaco e del sistema nervoso. Possiamo però fare anche al contrario.

 

Possiamo controllare la nostra respirazione con la nostra mente, e cosi facendo controllare le nostre emozioni.

 

Quando rallentiamo consciamente il ritmo del respiro possiamo osservare che il ritmo del nostri pensieri cambia e anch’esso rallenta.

 

Più ci alleniamo a mantenere un respiro basso, profondo e ampio più indurremo il nostro corpo e la nostra mente alla serenità. Il sistema nervoso si calma, il battito cardiaco rallenta, c’è più ossigeno e la mente è più chiara.

 

Ti consiglio di sperimentarlo sulla tua pelle. Pratica questo respiro la sera prima di andare a dormire o nelle situazioni dove hai necessità di calmarti e veder con più chiarezza. Bastano pochi minuti per vedere e sentire le differenze.

 

4. Fidati delle tue intuizioni e smetti di pianificare ogni cosa.

 

A volte sentiamo una vocina interiore che ci consiglia di fare o non fare determinate scelte, di prendere o non prendere determinate decisioni, solo che a volte ci dimentichiamo di ascoltarla. E meno l’ascoltiamo più diventa silente sino a diventare muta.

 

Cosi facendo può succedere di ascoltare più le voci degli altri che la nostra, e di vivere solo nella pianificazione e nel razionale, credendo di proteggerci.

 

Ricordati che, come avrai già notato, puoi controllare solo te stessa, e solo se sei ben allenata a farlo, figurati gli altri, è pura utopia.

 

Torna ad ascoltare la tua vocina, la tua essenza, la tua intuizione, se le dai spazio lei ti può svelare segreti profondi.

 

All’inizio parlerà a bassa voce ,ma se impari ad ascoltare e a fidarti di lei, man mano si farà sentire sempre di più e potrà condurti in luoghi segreti e meravigliosi che la tua mente, viceversa, non potrebbe nemmeno conoscere.

 

5. Agire anziché Reagire

 

Agire significa creare una nuova risposta ad uno stesso evento. Una risposta che bypassa l’agenda personale e il nostro catalogo, una risposta che si basa su nuove intuizioni, stimoli e pensieri.

 

Re-agire invece significa rispondere col pilota automatico, continuando a ri-produrre gli stessi schemi di risposta collaudati da anni.

 

Per agire anziché reagire è necessario fermarsi prima dell’azione e interrogarsi su qual è la soluzione migliore nel qui e ora.

 

A volte la stessa che ripetiamo da anni è la migliore anche stavolta. Ad esempio dopo che abbiamo imparato a guidare, non dobbiamo ogni volta pensare a cosa fare, c’è una parte di noi che ha memorizzato e procede.

 

Lo stesso pilota automatico però, si insinua inconsapevolmente anche in altre situazioni, ad esempio quando parliamo con uno sconosciuto, con un familiare, quando riviviamo lo stesso trauma, ecc. Abbiamo codificato delle risposte e le ricicliamo.

 

Crescendo, possiamo renderci conto che queste risposte possono essere migliorate, possiamo cambiare l’azione per ottenere un risultato migliore.

 

Per farlo è’ importante riconoscere i meccanismi automatici, in modi da poterli fermare prima che partano in autonomia e cambiarli, per creare il nuovo!

 

Siamo in continuo cambiamento, o ci evolviamo o involviamo.

 

Tu cosa vuoi fare?

 

Quali di questi consigli vuoi mettere in pratica?

 

Contattami se hai bisogno di creare un piano su misura per  te.

 

Buona pratica

Diverse persone mi hanno chiesto se Olis sia il mio secondo nome, cosi ho deciso di raccontarvi da dove viene e cosa significa.

Correva l’anno 2004 ed ero una praticante di yoga principiante del Dojo Hara Yoga di Milano. Quell’estate c’era il “campo estivo di hara yoga”, una settimana di pratica residenzile per lavorare su di sè.

E c’era la possibilità di richeidere un nome di pratica, e così feci, mi paiceva l’idea di avere un nuovo nome con una nuova vibrazione, che potesse rappresentare il mio cammino.

OLIS deriva dal greco OLOS e significa TUTTO, UNO.

Ai tempi l’olismo non era ancora di moda come nell’ultimo decennio quindi feci varie ricerche per comprendere il significato di Olis. Ora, dopo anni di pratica di yoga e come terapista, è tutto molto chiaro: l’essere umano non può essere considerato un sistema diviso in parti, riconducibile alla mera somma delle parti, ma è un sistema integrato di mente, corpo ed emozioni, dove la loro unione è esponenziale.

Come forse già sai, dopo la laurea, ho lavoraro allo IEO per diversi anni prima di scegliere di cambiare vita e dedicarmi alla ricerca del benessere attraverso la continua ricerca del sè e l’integrazione di mente , corpo ed emozioni.

COME TI PUO’ AIUTARE?

Ad oggi mi definiscono un Personal Wellness Coach, perchè grazie a ciò che ho studiato e sperimentato, ho creato il mio metodo, sicuro ed effiace, che aiuta ad accompaganare le persone da una situazione di tensione, stress, ansia, alla riscoperta di sè stesse e del loro potenziale, per vivere bene e nella gioia.

Olis è cosi diventato il nome del mio metodo e della mia accademia Olis.

Unisce le migliori tecniche di Yoga , Massoterapia, Craniosacrale e Rilascio Somato Emozionale per promuovere il benessere.

Stare in buona salute significa saper vivere in armonia con sè stessi e con l’ ambiente che ci circonda.

PAROLE CHIAVE DEL METODO OLIS

Cuore

Libertà

Leggerezza

Concentrazione

Respiro

Meditazione

Fiducia

Rispetto

Potere Personale

Ascolto

Assenza Giudizio

Connessione

Luce

Amore

Serenità

Credo che queste siano le chiavi per tornare ad essere padroni della propria vita, essere consapevoli della direzione che si sta prendendo ed essere sufficientemente forti per raddrizzarla se necessario.

Arcobaleno

TI AUGURO DI ESPRIMERE IL MEGLIO DI TE,PER TE E PER IL MONDO

Auguro a te e a tutti gli esseri umani, di ritrovare la propria luce e di ritornare in contatto con la propria fiamma vitale che ti scalda e ti sostiene.

Natale è il periodo più buio dell’anno, che viene sconfitto dalla luce e dalla gioia.

“La luce non comprende l’oscurità, perchè anche nel buio continua a brillare”

A prescindere dalle tue credenze religiose e dalla tua situazione famigliare attuale, ti auguro di connetterti col tuo cuore e di diffondere luce e gioia ad ogni persona che incontri.

Se poi vorrai fare un percorso personale per migliorare la tua connessione, o conosci qualcuno che potrebbe giovarne, puoi contattarmi per informazioni.

E se vuoi guarda l’intrevista completa di live social!

“Migliorare, Prevenire, Riequilibrare” Olis

Hai mai voluto rinforzare la schiena ma non sapevi come e cosa fare?

 

Credi che per rinforzare la tua schiena dovrai dedicargli molto tempo ? Che spesso non hai…

Il rafforzamento della schiena è un componente importante per mantenere una buona salute e prevenire il mal di schiena e altri problemi legati alla colonna vertebrale. Ci sono diversi esercizi e pratiche che possono aiutare a rafforzare i muscoli della schiena.

 

Oggi ti propongo un unico esercizio da praticare per soli 3 minuti al giorno per rinforzare e dare sollievo alla tua schiena.

 

Perchè è importante rinfozare la schiena?

 

Una condizione frequente di chi soffre di mal di schiena è caratterizzata da una debolezza dei muscoli addominali, compensata da una eccessiva contrazione della muscolatura lombare.

 

Se i muscoli della schiena sono deboli, ciò può avere diversi effetti negativi sulla salute e sul benessere. Alcune delle conseguenze di una schiena debole includono:

dolore alla schiena,

postura scorretta,

aumento del rischio di infortuni,

ridotta stabilità del core,

limitazioni nella vita quotidiana

peggioramento della qualità della vita.

 

Per questo è utile affiancare agli esercizi di allungamento degli esercizi di rafforzamento di:

 

  • addominali,
  • glutei,
  • stabilizzatori del tronco,
  • arti inferiori.

 

SE ABBIAMO POCO TEMPO, MA ABBIAMO BISOGNO DI RAFFORZARE LA SCHIENA, COSA FACCIAMO? L’ALBERELLO O PALO ERETTO.

 

  • In piedi, tenuti paralleli a larghezza di spalle o leggermente più divaricati, sono premuti contro il suolo,
  • Le articolazioni delle ginocchia sono “aperte”, morbide e non rigide,
  • le anche e la vita rilassate,
  • la colonna naturalmente eretta, il capo sospeso,
  • le braccia sono arrotondate davanti al petto, come ad abbracciare il tronco di un albero;
  • è anche necessario non sollevare le spalle e, a tal fine si tirano un poco i gomiti in basso e verso l’esterno.
  • mantenere per minimo 3 minuti

Favorendo il rafforzamento e la stabilità della colona vertebrale, si riduce e si previene il mal di schiena.

Fammi sapere cosa ne pensi e com’è la tua esperienza.

 

Ti consiglio di inserire questo esercizio nella tua routine quotidiana per prevenire il mal di schiena.

 

p.s Hai già pensato ai regali di natale?

 

Ti ricordo che puoi regalare o regalarti il mio corso “schiena sana e forte”.

 

Nel corso insegno come creare il protocollo di pratica su misura per le proprie esigenze, per la salvaguardia della salute della schiena e della vita.

 

Riguadagnare la libertà di fare ciò che si vuole senza limitazioni.

 

N.B Approfitta della promo balck friday per avere in omaggio una consulenza privata con l’acquisto del corso.

 

“Migliorare, Prevenire, Riequilibrare” Olis

Il mal di schiena può condizionare il benessere piscofisico, vediamo insieme cosa si può fare quando si ha dolore.

 

Il mal di schiena può avere un impatto significativo sulla vita quotidiana di una persona, influenzando diversi aspetti della sua vita e limitando le attività che solitamente svolge.

 

Il mal di schiena può causare dolore costante o intermittente nella parte superiore, centrale o inferiore della schiena. Questo dolore può variare in intensità da lieve a grave e può diventare debilitante, rendendo difficile concentrarsi su altre attività.

 

Il mal di schiena può limitare la capacità di partecipare a attività fisiche come camminare, correre, fare esercizio fisico, sollevare oggetti pesanti o praticare sport. Queste limitazioni possono influire negativamente sulla salute fisica generale.

 

Il dolore alla schiena può rendere difficile compiere movimenti quotidiani come piegarsi, girarsi, alzarsi da una sedia o un letto, o persino vestirsi. Queste difficoltà possono portare a una perdita di indipendenza.

 

Il mal di schiena può rendere difficile trovare una posizione comoda per dormire. Le persone con mal di schiena spesso sperimentano interruzioni del sonno o difficoltà a ottenere un sonno riposante, il che può portare a problemi di stanchezza e irritabilità durante il giorno.

 

Nella maggior parte dei casi il mal di schiena può essere ricondotto ad una muscolatura tesa ed indurita, a posture scorrette mantenute nei giorni, alla mancanza di movimento p ad adattamenti post incidenti.

 

La conseguenza è la limitata mobilità e il dolore, che possono limitare le attività e passioni quotidiane, dal fare una passeggiata all’uscita con gli amici.

 

Appena hai fastidio è importante che tu ti prenda subito cura della tua schiena, senza aspettare che il fastidio diventi opprimente.

 

Cosa fare per lasciar andare la tensione?

Quando abbiamo dolore, la muscolatura è generalmente rigida, ci proteggiamo e tendiamo a chiuderci in avanti.

La posizione top per lasciare andare tutte le tensioni della catena posteriore, dalla base del cranio ai piedi, è VIPARITA KARANI.

 

RIMEDIO DOLORE ALLA SCHIENA: VIPARITA KARANI.

Posizione invertita passiva, grazie al muro, rilassa tutta la catena posteriore.

 

Stira la maggior parte dei muscoli posteriori della schiena.

 

Allunga il retro delle gambe, il retro del torace e il retro del collo.

 

Favorisce il drenaggio dei liquidi delle gambe, che poi si sentono leggere.

 

Apre le spalle e il petto, facilitando il respiro.

 

SEMPLICE, SICURA ED EFFICACE. Dona sollievo in soli 3 minuti.

 

BENEFICI

Viparita Karani armonizza corpo e mente proprio perché è una postura capovolta.

 

La posizione è molto riposante, indicata anche in gravidanza.

 

Le gambe allungate verso l’alto e appoggiate alla parete controbilanciano la forza e l’accumulo di energia verso gli arti inferiori.

 

La posizione stimola la circolazione del sangue e distende i muscoli della zona lombare.

 

Viparita Karani agisce sul sistema nervoso, rilassandolo.

 

Ti è stato utile?

 

Se vuoi imparare tanti esercizi per il tuo benessere, praticare una giusta attività fisica e creare uno stile di vita equilibrato, chiamami per provare gratuitamente miei corsi di Yoga online e live.

 

Se vuoi un corso personalizzato contattami.

 

“Migliorare, Prevenire, Riequilibrare”. Olis