SMART WORKING:
FAI PARTE ANCHE TU DEI MILIONI DI ITALIANI IN SMARTWORKING? ECCO ALCUNI SPUNTI PER MIGLIORARE IL TUO APPROCCIO ALLA NUOVA DIMENSIONE (FORZATA) DI LAVORO DA CASA E DIMINUIRE I DISAGI.
➡️Che cos’è lo Smart Working?
In italiano il significato di Smart Working è “lavoro intelligente”. Più nello specifico l’Osservatorio del Politecnico di Milano lo definisce “una nuova filosofia manageriale fondata sulla restituzione alle persone di flessibilità e autonomia nella scelta degli spazi, degli orari e degli strumenti da utilizzare a fronte di una maggiore responsabilizzazione sui risultati”
➡️Smart working o Home working?
Durante il 2020 circa 6,58 milioni di italiani si sono ritrovati in smart working ma non per tutti questa realtà si è rivelata quella dimensione idealizzata in precedenza; per molti infatti lo smart working si è tradotto in home working.
Nella mia esperienza, quella dei miei amici e clienti ho constatato che, come in tutto, ci sono state le due fazioni, in mezzo ai mille arcobaleni:
1. Chi lo ha adorato e ne ha tratto beneficio perché è tornato padrone del proprio tempo, guadagnando in produttività e soddisfazione personale.
In genere persone che avevano uno spazio a casa idoneo per lavorare in smart working, erano nel loro ambiente che li sosteneva, senza quei conflitti col capo e colleghi che magari si generavano stando in ufficio ed erano senza bambini da curare. Persone che hanno risparmiato energia emotiva e il tempo della trasferta e che li hanno reinvestiti nel il proprio benessere: facendo attività fisica, dedicandosi agli hobby e alla famiglia.
2. Chi lo ha odiato perché sin da subito lavorare da casa non si è rivelata quella condizione tanto idealizzata negli anni addietro. Per questi lo smart working si è tradotto in home working!
Persone che hanno perso la gestione del tempo, hanno iniziato a lavorare di più e su più’ fronti, senza però aumentare né la produttività né il benessere. Senza disporre di uno spazio adeguato, senza riuscire a darsi degli orari e dei ritmi differenti, senza poter dividere la vita famigliare da quella lavorativa: a casa con bimbi desiderosi di attenzioni e bisognosi di essere intrattenuti nel gioco, o con adolescenti in DAD o in totale solitudine.
Per molti lavoratori lo smart working è diventato così fonte di stress, nervosismo e di tensioni, con una notevole ripercussione sul ben-essere individuale.
Penso ad una delle ripercussioni principali riscontrata nella mia attività di massoterapista, trovandomi a trattare numerosi casi di pazienti con disturbi alla schiena causati da:
- ✔️ posizioni scorrette e improvvisate mantenute per ore nel lavoro da casa,
- ✔️ eccessiva sedentarietà e mancanza di movimento,
- ✔️ tensioni emotive trattenute in questo periodo da chi ha vissuto la situazione di l’home working.
Spesso il giusto è nel mezzo. Se da una parte è fondamentale essere autonomi nella gestione manageriale del proprio tempo e della propria vita e in questo la libertà che offre lo smart working ci agevola; dall’altra parte rimane importante il confronto con i colleghi e la socialità che si crea andando in ufficio, azienda o incontrandosi personalmente con i collaboratori.
Il lavoro autoreferenziale è spesso limitante; credo che l’ideale sia poter alternare lo smart working al lavoro in struttura.
➡️ Mi piacerebbe conoscere la tua esperienza a riguardo, sapere come hai vissuto e come stai vivendo questa situazione di smart working e cosa vorresti per il futuro.
➡️ Se hai piacere raccontamelo commentando sotto a questo articolo, oppure scrivendomi in privato a info@olis.bio
Con l’augurio di ritrovarci presto nella condizione di poter scegliere in modo indipendente cosa è meglio per noi e come organizzarci, ecco alcuni consigli per migliorare l’attuale condizione di smart working.
Consigli per migliorare il tuo ben-essere in smart working.
1.Scegli un posto della casa dedicato al tuo lavoro e una postazione adeguata.
Utilizza una sedia con sufficiente spazio per sederti e un’adeguata inclinazione affinché i glutei siano sostenuti e le cosce possano stare comodamente in posizione orizzontale, facendo sì che i piedi giungano a toccare terra senza sforzo.
Lo schienale deve sostenerti per garantire una postura corretta della schiena, evitando che assuma un’inclinazione diversa da quella naturale, quindi non troppo reclinata, né inclinata in avanti. Se vuoi alterna la sedia con la fitball.
Gli avambracci devono essere appoggiati alla sedia e lo schermo a 50-70 cm.
2. Preparati e vestiti come se stessi andando a lavoro.
Prima di iniziare la tua giornata, prenditi qualche minuto per pianificare e visualizzare le tue priorità e i tuoi obiettivi. Se fai parti di quelli che hanno problemi a gestire il tempo mantieni gli stessi orari che avevi a lavoro, se invece sei in grado di organizzarti scegli tu in che modo affrontare la giornata per portare a termine la tue priorità in modalità smart working. Quando hai terminato i tuoi doveri, dedicati al tuo benessere. Immagina il tempo del viaggio che avevi al lavoro, spegni il pc ed esci a fare sport o una passeggiata.
3. Bevi tanta acqua o tisane per mantenere l’idratazione.
E’ fondamentale per i tessuti della colonna. Prepara delle bottigliette in modo da misurare quanto bevi, scegli un’acqua medio minerale utile per l’apporto di sali, e se ti piacciono, alternala a tisane calde.
4. Fai delle pause e fai movimento.
Cerca di alzarti ogni 60 minuti per un passeggiata (al bagno, per bere un caffè/the/acqua, per uscire in giardino o sul balcone), punta la sveglia per non dimenticartene!
Ogni volta che stacchi e torni ti sentirai più ossigenata e concentrata..
Sgranchisci le braccia, il collo e le gambe.
➡️Introduci nella routine del tuo smart working delle pause di fitness, accedi ai corsi online come quelli della videoteca
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